Due cose mi vengono da dire leggendo le intercettazioni del B. con Lavitola:
Numero uno, se sono incazzato con qualche istituzione o qualche persona per qualche motivo mi capita di dire pure di peggio, naturalmente si tratta di un travaso di bile momentaneo e va preso per quello che è. “Ucciderei tutti i vigili urbani” o “metterei le bombe nei cantieri dell’anas” dopo una multa o una giornata di traffico non significa che uno è davvero un serial killer o un bombarolo anarchico.
Numero due, se i rapporti con questo Lavitola sono davvero della confidenza che traspare, sembra che Berlusconi sia davvero convinto di essere innocente e perseguitato. Il che depone a favore dell’ipotesi suggerita da Montanelli, secondo cui Berlusconi è un bugiardo fra i più pericolosi, perchè racconta talmente bene le palle che dice da autoconvincersi che siano cose vere e quindi le sostiene con alle spalle la forza della ragione e della verità.
Io naturalmente penso che dopo anni di conflitto, leggi porcheria, villipendio a mezzo stampa e reti unificate, tentativi di delegittimazione via calzino azzurro, rimozione della scorta e cose varie, che qualche magistrato non veda l’ora di fotterlo e che se gli capita mezzo spiraglio ci si infila a capofitto, non è una bestemmia pensarlo. E’ pur vero dall’altra parte che le carte di tutti i processi celebrati non hanno mai evidenziato ipotesi di complotti o macchinazioni o altro, ma più delle volte sono stati acclarati reati belli e buoni o in qualche caso ci sono state delle archiviazioni (il che, per l’appunto, è l’opposto di una persecuzione, perchè se voglio perseguitare uno lo porto in giudizio anche senza prove per tenerlo sulla graticola).