Leggo che il PD a firma Anna Finocchiaro presenterà una legge per rendere obbligatorie alcune forme minime statutarie per un movimento per potersi definire partito, ai sensi della vigente Costituzione (art. 49) e per poter quindi essere ammesso alla competizione elettorale.
A me sembra una follia bella e buona e qualcosa fatta con un tempismo puzzolente, con il solo scopo plateale di uccidere in nuce l’idealismo M5S, magari opinabile, ma certo ancora puro. E’ ovvio che un movimento che raccoglie il 25% dei consensi non potrà sciogliersi e rinunciare a presentarsi alle votazioni, solo perché messo fuori legge, ma è altrettanto vero che snaturarlo in un partito tradizionale significa, appunto, cambiarne la natura intima e profonda.
Da queste parti non si simpatizza certo per 5S, ma insomma stupisce che in tanti anni non si sia riuscita a fare mezza leggina per rendere la vita difficile a uno che ne ha fatte più de porco, fra conlfitti di interessi, scandali, mafia e processi vari, e si faccia una legge per rendere la vita difficile ad un manipolo di bravi cristi, magari un po’ ingenui e un po’ invasati, ma certo assai meglio del dirimpettaio.
Mi sembra un altro eccellente autogoal e un altra bella iniezioni di fiato per le trombe stellate sull’incucio e il PDmenoelle.
se sono cose minimali, non vedo perché M5S non potrebbe ottemperare ad esse.
Si ma una legge sui partiti che, guarda caso, parte dall’obbligo di statuti e robe varie per ostracizzare i movimenti, anziché partire da una che renda obbligatoria la certificazione dei conti, la trasparenza, l’assoggettamento alla Corte dei Conti come un qualsiasi soggetto pubblico ecc…. mi sembra davvero una legge “contra personam unam” della stessa falsa riga di quegli orrori che abbiamo visto negli ultimi anni. Se facessero una legge seria sui partiti che dia un po’ fastidio anche a PD e PDL e nel mezzo ci fossero anche degli obblighi da ottemperare per gli altri, non ci vedrei niente di male (a condizione che facciano partecipare alla stesura anche chi sta fuori dalla maggioranza e in certa misura perfino fuori dalle istituzioni).
se è vero quello che scrive Leonardo, che cioè la legge prevede primarie sempre, ovunque, e NON online, mi sembra molto peggio di un obbligo di statuto che in fin dei conti M5S già ha.
“per rendere la vita difficile ad un manipolo di bravi cristi, magari un po’ ingenui e un po’ invasati, ma certo assai meglio del dirimpettaio.”
A me non sembrano bravi cristi, e più che “un po’ ingenui e un po’ invasati” a me sembrano paranoici complottisti e decisemente invasati.
Se sono meglio di Berlusconi? Mha, la scelta è molto difficile, è come scegliere fra una peretta gigante e un panino alla merda (Cit.).
“E’ ovvio che un movimento che raccoglie il 25% dei consensi non potrà sciogliersi e rinunciare a presentarsi alle votazioni, solo perché messo fuori legge”
Il provvedimento non prevede nulla del genere.
“ma è altrettanto vero che snaturarlo in un partito tradizionale significa, appunto, cambiarne la natura intima e profonda.”
Il M5S è già un partito. Si definiscono movimento solo perchè hanno fatto passare con la loro propaganda che il fatto stesso di essere un partito voglia dire essere marci. Tutti i partiti sono marci, loro invece sono puri perchè si chiamano “movimento”…
“Da queste parti non si simpatizza certo per 5S”
Un pò si pero, a quanto pare.
Se qualcuno non se ne fosse accorto il M5S è un “partito tradizionale” nel senso che si ispira alla antica tradizione berlusconiana: il leader carismatico comanda, tutti gli altri componenti del partito non contano ( ciascuno vale uno, ma il “ciascuno” è solo Grillo ), e folle di votanti indotrinate dai mass media senza senso critico.
Bell’ esempio di democrazia diretta le votazioni via web, dove votano un gruppo di qualche decina di migliaio di invasati che non fanno altro che ripete a pappagallo quanto detto del caro leader.
Tempo fà sul blog di Grillo comparve il titolo ( sarcastico ) “Caselli uno di noi” con tanto di fotomontaggio del volto di caselli sul corpo di superman.
Nell’ articolo si parlava malissimo di lui, ma evidentemente, molti grillini si fermano solo al titolo e le foto, e Caselli spuntò fra i papabili delle quirinarie.
Che senso ha il voto online se la maggioranza dei votanti è cosi influenzata dal sacro condottiero?
E se sfiga vuole che il risultato del voto non è quello desiderato ecco che sono stati gli hacker e gli schizzi di merda. E si rivota.
Layos: “a condizione che facciano partecipare alla stesura anche chi sta fuori dalla maggioranza e in certa misura perfino fuori dalle istituzioni”
Se un partito ha solo il 25% e rifiuta ogni alleanza non governa.
Se altri partiti si alleano e hanno la maggioranza governanano e le decisioni le prendono da soli.
Se il partito con il 25% pretende di governare senza la maggioranza è un partito golpista.
Il M5S ha perso le elezioni. Punto.
Non decide nulla, gli altri partiti non hanno nessun bisogno di consultarlo ( e fanno bene, visrto che sono stati trattati a pesci in faccia ) ed è giusto così.
Questo è il risultato del incapacità intrinseca del “””movimento””” di fare accordi e compromessi.
Mau:”se è vero quello che scrive Leonardo, che cioè la legge prevede primarie sempre, ovunque, e NON online, mi sembra molto peggio di un obbligo di statuto che in fin dei conti M5S già ha.”
Faticoso alzarsi da davanti al pc vero?
in realtà non serviva nemmeno alzarsi da pc ma esserci (e non usare lo smartphone): quando sono stato al pc ho trovato il link alla proposta di legge al Senato.