Una riforma che porterà un aumento dell’occupazione, in particolare giovanile, da cui deriverà una ripresa dei consumi e quindi del PIL.
Così il governo italiano ha presentato a Bruxelles gli interventi sul lavoro, fatti (decreto Poletti) o in programma (Jobs Act). Secondo il documento trasmesso alla UE, si avranno questi effetti perché si restituirà centralità al contratto a tempo indeterminato eliminando, con un opera di semplificazione, gran parte dei contratti precari ed concedendo benefici economici a chi assumerà in pianta stabile.
Come abbiamo visto in un postprecedente, queste affermazioni sono smentite dai fatti e dagli atti.
via Legge di stabilità e riforma del lavoro. Ancora trucchi e inganni.
hat tip a Civati.