Mi trovo molto d’accordo con questo articolo di Michele Serra apparso su Repubblica.it.
Non solo, oltre a questa penosa riduzione della sfera pubblica a slogan stile microspot televisivi (e d’altronde altro non sono che la partogenesi di uno che ha fatto i soldi con questo sistema), fa inorridire che nessuno rammenti ai vari portavoce-pappagallo del PDL che quando erano loro a fare opposizione non si ricordano certo atteggiamenti disponibili e messi di “si”, con il culmine nel voto negativo dato alle missioni militari in Afghanistan che, con le famose defezioni di Rossi e Turgliatto al Senato, potevano diventare una ghiotta occasione per mandare gambe all’aria il governo. Cosa che poi è prontamente successa grazie a Madre Mastella da Ceppaloni che si è venduto a Silvio per un piatto di lenticchie sotto forma di un posto da capolista alle prossime europee.
Quindi c’e’ il paradosso che viene accusata la sinistra (che fin qui è stata fin troppo condiscendente e timida nell’opporsi allo scempio di leggi tipo il Lodo Alfano, la deregulation edilizia e la legalizzazione delle “ronde padane”) di essere un petulante “signor no”, anche quando motiva i “no” su posizioni, magari discutibili, ma di merito. E nessuno rinfaccia a Berlusconi di aver votato “no” perfino a norme che erano sue, pur di mandare a casa Prodi.
Come sempre, fatte salve le debite eccezioni, nessuno ne fa il minimo cenno.