Vi suggerisco la lettura di questa analisi sulla situazione americana alla vigilia del voto di Vittorio Zucconi su Repubblica.
Devo dire che da un po’ di tempo ( in particolare da quando ho letto questo libro ) ho l’impressione che il timone della Storia, dopo aver guardato con indulgenza agli USA quale potenza indiscussa del nostro tempo, stia cominciando a virare lentamente ma inesorabilmente verso la nostra cara e vecchia Europa.
In tempo di guerra fredda, questa catastrofe economica che è capitata ai mercati americani, sarebbe stata prevista e scongiurata molto prima, per evitare di dare il fianco ai “comunisti” di poter affondare colpi al capitalismo folle e senza freni. Cadutto il colosso sovietico, quella sorta di stallo perenne che si era formato e quella rincorsa a non farsi superare in nulla, una volta perso uno dei due protagonisti, ha reso anche l’altro molle e vulnerabile.
Mi ricorda quella puntata cult di Wile E. Coyote e Road Runner, in cui infine il coyote acchiappa l’uccello e inizia a pensare che quello è l’unico scopo che ha nella vita. Se lo uccide, se lo mangia, raggiunge si, il suo scopo, ma cessa di averne uno.