Sono di nazionalità albanese i due detenuti evasi dal carcere Don Bosco di Pisa. Entrambi non risultano condannati in via definitiva, uno era in carcere per rapina e l’altro per omicidio. Hanno scavalcato il muro di cinta del penitenziario all’ora di pranzo, con lenzuola annodate
via Un nodo alle lenzuola in due evadono da Pisa – Firenze – Repubblica.it.
In un qualsiasi paese civile del mondo occidentale il ministro di Grazia e Giustizia che ha la responsabilità delle carceri si sarebbe dimesso 10 minuti dopo, visto che i due non sono evasi per un qualche astuto ed ingegnoso piano architettato come Arsenio Lupin, ma semplicemente scavalcando il muretto e calandosi con una corda di lenzuola come la Banda Bassotti nei fumetti Dinsey. Qualche giorno fa ridevo divertito alla notizia che in Argentina, per mancanza di soldi, usassero dei manichini al posto delle guardie vere. Ecco, noi siamo nelle stesse condizioni. Allarme anti-scavalcamento fuori uso, guardie perimetrali in sottonumero, così come tutta la polizia penitenziaria pesantemente sottoorganico e le carceri che straboccano di deteneuti.
La differenza fra la politica degli annunci e quella dei fatti è esattamente questa. Chi fa i fatti costruisce carceri, assume dei secondini, mette le carceri esistenti nelle condizioni di essere ragionevolmente inespugnabili.
Chi fa gli annunci manda un paio di baldanzosi giovanotti con la piuma in testa e la loro graziosissima ufficiale a pattugliare un quartiere come il mio dove non succede praticamente mai niente, tanto per rassicurare le “sciure” che quando vedono qualche capannello di sudamericani lungo la strada che alzano il gomito pensa di essere a serio rischio della vita, quasi che questi fossero li apposta per violentarla e derubarla (cosa che, naturalmente, mai è successa e mai succederà, qualche furtarello succede ma esattamente come nei quartierei dove non ci sono sudamericani in gran numero).