E’ che il Mondo corre veloce e noi stiamo qui a guardarci l’ombelico.
Mentre nel mondo arabo, dal nord Africa al Medioriente soffia una tempesta di libertà, un tumulto di ormoni di queste giovani generazioni di ragazzi musulmani che vogliono vivere liberi e affrancarsi dalla caligine di sistemi oppressivi che li considera poco più che bestie da lavoro, tutta la nostra massima preoccupazione è su quanti saranno i profughi, fra negri e mezzi negri, che ci busseranno alla porta e ci rovineranno il Natale.
Più che provinciali ormai siamo irrilevanti.