Nell’immaginario collettivo gli agenti segreti dei servizi di Sua Maesta’ sono impersonificati da James Bond, il leggendario 007 fuoriuscito dalla fantasia e dalla penna di Ian Fleming, di volta in volta interpretati da vari attori, ma lo 007 eponimo era e resta il mitico Sean Connery.
Quest’immagine di super uomo, intelligente, atletico, salomonico e imperturbabile, incorruttibile e tombeur de femmes, oggi va inesorabilmente a naufragare nella notizia riportata da tutte le agenzie.
Un agente del MI5, servizio segreto britannico (James Bond fa parte dell’MI6 il servizio segreto militare), costretto alle dimissioni perche’ una delle nazi-mignotte della celeberrima orgia nazistyle in cui fu coinvolto il massimo dirigente della FIA Max Mosley e’ la trentottenne moglie dell’agente medesimo.
Che non solo sarebbe una delle sado frustatrici del feticista Mosley, ma addirittura la cospiratrice che ha fornito alla stampa lo scabroso filmato dell’influente caporione dell’automobilismo mondiale.
Al di la del fatto che se un autore di satira avesse scritto una sceneggiatura del genere lo avrebbero deriso per averla fatta fuori dal secchio da tanto che questa vicenda ha contorni inverosimili e grotteschi, l’altra considerazione che mi sovviene riguarda la qualita’ dei servizi segreti.
E’ storia che gli agenti britannici siano stati i primi al mondo e che da essi abbiano appreso tecniche e strutture gran parte dei servizi di sicurezza del mondo.
Oggi scopriamo che uno di coloro i quali dovrebbero vegliare sulla nostra sicurezza, impedire ad astuti terroristi di mettere bombe o altro nelle nostre stazioni o nei nostri aerei, nemmeno era riuscito ad accorgersi che la propria consorte e’ una meretrice.
C’e’ da chiedersi a questo punto se davvero Saddam Hussein avesse le armi di distruzione di massa, ma magari le avesse tenute nascoste nel cassetto della lingerie della moglie.
http://www.corriere.it/cronache/08_maggio_18/mosley_nuovo_scandalo_cd3bc3e8-24c4-11dd-80ae-00144f486ba6.shtml