Israele, per voce di un suo ministro, ha espresso forti perplessità sull’ipotesi che venga elevato agli altari Pio XII, per l’atteggiamento, ad essere buoni, dimesso, durante il nazifascismo rispetto alla questione ebraica.
In Vaticano hanno avuto il coraggio di incazzarsi per l’indebita ingerenza di uno stato estero in questioni loro interne.
Premesso che per quanto mi riguarda possono fare santo chi vogliono e, visto che hanno già fatto santo José Maria Escriva de Balaguer e Giovanni Maria Battista Pellegrino Isidoro Mastai Ferretti in arte Pio Nono, non è che già manchino in elenco i filibustieri.
La cosa che mi fa attorcinare dal ridere è che il Vaticano *costantemente* si impiccia di questioni interne italiane, arrivando perfino a sposare l’astensione al referendum sulla legge 40/2004. Cioè: non a dare una indicazione “morale” sul fatto che la fecondazione eterologa fosse un male di per se (discutibile ma lecito) ma andando proprio a fare militanza politica come un Partito Radicale qualunque.
Però se gli altri mettono il becco, sullo IOR o sui loro santi, si incazzano come faine.