Cosa ci hanno detto queste importantissime elezioni amministrative.
Primo: il terzo polo non esiste, quando la competizione è maggioritaria col doppio turno. I voti che prendono le formazioni non accorpate a candidati potenzialmente vincenti, prendono le briciole. Solo a Napoli la personalità di De Magistris ha di fatto messo in campo tre nomi invece che due. Altrove, a parte un po’ di tatticismo pre ballottaggio e abboccamenti per qualche assessorato, i candidati fuori dai due poli sono inesistenti.
Secondo: Berlusconi ha perso nettissimamente, ma il centrosinistra ha solo vinciucchiato. Grillo ha avuto una affermazione vistosa, soprattutto a Bologna dove il centrosinistra ce l’ha fatta per il rotto della cuffia.
Terzo: fra i candidati sospinti dal basso, dalle primarie e quelli scelti dalle oligarchie di partito, i primi sono nitidiamente più forti e credibili, perchè sono più liberi e perchè gli elettori, essendo responsabili per averli scelti, sono anche più motivati a votarli. Dopo la Puglia, dopo Milano e dopo Torino mi sembra che mettere in discussione le primarie sarebbe un autogoal assurdo. Fassino si è presentato a Torino a libere elzioni primarie, essendo uno che in passato ha fatto il leader nazionale, poteva essere una bastonata letale. Invece ha vinto facile sia le primari che il municipio. Onore a lui e viva le primarie.
Quarto: nel centrodestra si sta consumando una notte dei lunghi coltelli fra Lega e Berlusconi. I leghisti hanno sopportato mal volentieri certe scorribande in cambio del federalismo. Oggi la base leghista non ne può più e il partito ha preso delle ovvie distanze che sono costati ovvi voti alla coalizione.
Infine, di qui il titolo del mio post, credo che questa botta potrebbe essere quella che prelude alla caduta di Berlusconi. Come pugile ha dimostrato di essere un incassatore sopraffino, dato per spacciato molte volte, si è rialzato a fine della conta e ha ripreso a menare come un ossesso. Questo gancio in pieno volto, a guardia bassa, della sconfitta di Milano più che probabile, potrebbe essere di quelli da cui è difficile riprendersi. Essendo però lui uno che abitualmente gioca sporco, penso che potrebbe iniziare a colpire basso. Insomma, giunto all’apice del potere, non credo proprio che potrebbe accettare una sconfitta delle urne di medio termine e fare le valigie.
Layos guarda che per valutare questa tornata elettorale devi anche tenere conto che la tornata prima era il 2006, che il Csx perdesse qualcosa era naturale, quasi scontato.
salut
mashiro