C’e’ qualcosa di visto e rivisto, trito e ritrito, nello sterotipo macchietta dell’uomo di potere circondato di belle donne, che sono uno status symbol, un po’ come le Rolls Royce o i Rolex diamantati.
Stupisce poco quindi che un dittatore nordafricano, per far sfoggio del proprio potere, un po’ come i mitici rubinetti d’oro che vengono narrati nelle case di più o meno tutti i ducetti del mondo (ma orma penso siano una urban legend) paghi una stuola di giovani e avvenenti ragazzine per fare il suo pistolotto autocelebrativo e autoreferenziale parlando (almeno in apparenza) del Corano, ma in realtà magnificando se stesso come guida spirituale di un intero continente oltre che di una intera religione.
La cosa invece che mi ha colpito, di questo “rito delle amazzoni” è la singolare somiglianza con i rendez vouz di palazzo Grazioli fra Berlusconi e le giovin fanciulle che assoldava (lui o chi per lui) per andare a palazzo a farsi fare dei pallosissimi pistolotti su quanto è figo Silvio, Silvio con i potenti della Terra, Silvio che parla della Libertà e della Thatcher come se fosse sua cognata.
A chiosa di tutto avrei voluto essere una mosca che ronzava dalla parti dei Gentilini e dei Borghezi e dei Calderoli, quando al telegiornale hanno dato la notizia che Gheddafi era ventuo in italia assoldando 500 ragazze per far loro una lectio magistralis sull’Islam, con tanto di rito di conversione e proselitismo vario.
Chissà se Borghezio considera anche lui una “palandrana del cazzo” da “buttare fuori a calci nel culo”.