Il sistema “Aiazzone” che tanta fortuna (anche se poi ha avuto i suoi effetti collaterali) ha portato al mobilificio, è stato riportato pari pari in politica. Le cose ripetute ossessivamente, continuamente, senza prendere fiato, sempre le stesse, come un martello pneumatico. Prima di ogni elezione, e sono state tante, negli ultimi 16 anni, Berlusconi tira fuori questa storia delle due aliquote e della riduzione fiscale.
A parte che, ad analizzarla a fondo, la gran parte degli italiani, anche solo per mero interesse personale, dovrebbero essere avversi ad una riduzione delle tasse principalmente a vantaggio dei ceti più agiati, ma se anche fossimo tutti intimamente liberisti e vogliosi di uno Stato leggero ed un’economia libera e sfrenata per arrivare un giorno anche noi a fare i botti di capodanno come in USA, se anche fossimo tutti convinti della bontà della proposta, ma davvero nessuno si è stufato di sentirsi perndere per il culo per sedici-anni-sedici? Ma dico io, è possibile? Se fosse un venditore d’automobili usate, da quanto tempo l’avremmo mandato a spigolare? Se fosse il droghiere sotto casa?
Probabilmente è questo il motivo per cui a sinistra perdiamo in continuazione, perchè per quanto io mi sforzi, in nessun modo riesco a mettermi nei panni di uno che vota di la. Salvo giusto immaginarmi con le mutande ascellari e la coppola.