E’ vero, c’e’ un sentimento di diffuso apprezzamento per il lavoro del governo, che va al di la delle misure attuate e dipende da molti fattori. In primo luogo la sobrietà dei comportamenti e la non ostentazione continua di se in ottica elettorale. Questa è una cosa che dopo gli sbraghi recenti suscita istintiva simpatia. In secondo luogo la riconoscenza. Il baratro greco era ad un passo e il governo Monti, grazie anche alla credibilità personale del professore, è riuscito a far scendere la febbre sul debito sovrano.
Infine la consapevolezza che con ogni probabilità, porcellum o no, chi verrà dopo sarà quasi sicuramente peggio. Hanno avuto Prodi, che aveva un ottimo governo ma una maggioranza schizofrenica e litigiosissima, e Berlusconi, con una maggioranza coesa e addirittura militarizzata, ma un governo in cui non ci siamo fatti mancare i nani e le ballerine. Gli italiani vorrebbero quindi una maggioranza alla Berlusconi ma con un governo alla Prodi, sobrio, prudente e moderatamente conservatore. Ovvero il governo Monti.
1 thought on “Il consenso al governo dei tecnici”
Comments are closed.
Gli italiani hanno sempre voluto l’impossibile 🙁