… ecco subito pronto un bel pacchetto di leggi per lasciare che il timoniere possa navigare tranquillo, senza i soliti rompicoglioni che gli fanno le pulci.
Intanto le intercettazioni vanno al macero, come quelle in cui i suoi luogotenenti facevano inciuci fra Mediaset e Rai per decidere i palinsesti o lui sponsorizzava le amichette dei senatori dell’opposizione per far cadere il governo con una notevole telefonata con Saccà.
E in questo modo fa fuori il processo di Napoli, che non è tanto pericoloso sul piano penale, quanto per il fatto che potrebbe sancire per iscritto il conflitto di interessi. Berlusconi padrone di Mediaset, che controlla anche la Rai. Fine della concorrenza e immediata procedura di infrazione Europea, che potrebbe davvero costringerlo a mollare il suo impero TV ad un blind trust come Bloomberg.
Leggina ad pernsonam numero due. Priorità ai processi che destano “allarme sociale”. Chi determina l’allarme sociale? Ma Silvio naturalmente. O meglio, il suo lustrascarpe Alfano. L’unico ministro ombra del governo in carica.
Leggina (o leggiona?) ad personam numero 3. Uscito dalla porta, rientrato dalla finestra. L’anticostituzionale Lodo Schifani viene riproposto in forma edulcorata e aggirando i rilievi della Consulta.
Leggina ad personame numero 4 (anche se cronologicamente è la prima). Viene infilata surretiziamente nel pacchetto sicurezza una norma sul patteggiamento che potrebbe far evaporare l’ennesimo processo a carico del premier.
Beppe Grillo aveva detto: fra un anno questi hanno bisogno dell’esercito per difendersi dalla gente.
E’ bastato molto meno tempo.