Qualche anno fa quando si presnetò alle primarie nazionali del PD lo votai. Aveva un programma che sembrava scritto da me (anche se naturalmente molto meglio), su economia, diritti civili, laicità dello Stato eccetera. Mi sembrava un intellettuale con gli occhi per terra e non, come a volte, con la teste nelle nuvole. Uno scienziato che si era misurato sul campo e che aveva raggiunto risultati eccellenti. E’ vero che bisogna sfuggire dal sillogismo: “è stato un grande X, sarà sicuramente un grande Y”. Abbiamo visto che con Berlusconi non ha funzionato. Anyway quando vinse le primarie per correre per il Campidoglio me ne rallegrai, un uomo per bene, in gamba, che cercherà di raddrizzare un baraccone decadente e corrotto.
Ultimamente lo scivolone sulla famosa Panda Rossa mi aveva un po’ rammaricato, non tanto perchè sia una cosa grave in se, più che altro perchè un uomo con le palle avrebbe dovuto dire: “è vero, mi ero dimenticato di rinnovare i permessi, ma siccome si trattava solo di una dimenticanza, ho ritenuto che le multe non fossero dovute, se il mio comportamento viene vissuto come un abuso di potere me ne scuso, ecco i soldi”. Fine. L’arrampicarsi sullo specchio un po’ paraculo mi aveva onestamente dato fastidio.
Certo è che oggi sapere che i mafiosi malavitosi e rubagalline consideravano la sua elezione un “8 settembre” e che lui e la sua giunta sono stati argine, anche se purtroppo solo parziale, a questo vergognoso malaffare, mi fa essere contento della scelta che feci allora di esprimere per Marino la mia preferenza.
E sono contento che il PD, che lo stava piano piano scaricando, oggi invece lo sventoli come baluardo di legalità.
Però fammi capire, dove sta scritto che solo perché uno è onesto può fare puttanate colossali come distruggere la mobilità via auto privata e boicottarla con costi altissimi per le strisce blu, pedonalizzazioni selvagge e altre misure di questo tipo? Non può esistere un sindaco che sia al tempo stesso onesto e intellgente? L’onestà esclude la razionalità?
Hai ragione, è una brutale semplificazione, non ho elementi per giudicare l’operato di Marino come ammnistratore.
Però diciamo che sapere che era accerchiato da una banda di malavitosi che cercavano di dissanguare le già vuote casse pubbliche e da questa gente veniva vissuto come un fastidio e un ingombro è qualcosa che mi rincuora. Mi rendo conto che siamo sempre alla scelta del meno peggio.
Non sarebbe male partire da una base di politici onesti fra cui scegliere il migliore, invece che una base di ladri, fra cui scegliere quello che non ruba.