Fratelli d’Italia e Lega Nord non hanno festeggiato il 25 Aprile, festa a loro dire caratterizzata politicamente a sinistra, ma concentreranno le energie sul 24 Maggio, data in cui si ricorderà [1] il centenario dell’ingresso in guerra nella Prima Guerra Mondiale dell’Italia.
Questo evento è menzionato nella celeberrima Canzone del Piave, che ripercorre le tappe salienti del primo conflitto mondiale, dall’ingresso in guerra, a Caporetto, alla ritirata in difesa sulla linea del Piave fino alla Vittoria (che si celebra invece, ogni anno, il 4 novembre, con tanto di picchetti militari e retoriche varie).
Sarà per questo fatto che quelli di Fratelli d’Italia e della Lega, che probabilmente in quinta elementare erano distatti a importunare le ragazze o insolentire i compagni di classe stranieri, ritengono che il 24 maggio si siano svolte delle battaglie sul Piave in cui sarebbero morti i nostri nonni e in cui vorrebbero inzuppare la loro retorica nazionalista nel ritornello “non passa lo straniero”, alludendo a ben altro.
Magari sarebbe loro utile ricordare che il 24 maggio, oltre ad essere una data infausta perché segna l’inizio (almeno per l’Italia) di una guerra, cosa che la nostra Costituzione ripudia (non credo che esista un verbo più efficace), fu anche la certificazione di un atto infame, vale a dire che l’Italia con un pretesto ridicolo attaccò l’Austria, suo ex alleato, sperando di sfruttare il fatto che era impegnata su altri fronti, per le solite penose rivendicazioni territoriali. Mossa che si rivelò improvvida, al punto da andare incontro ad una delle sconfitte più brucianti della nostra già non brillantissima storia militare, e che ci costrinse, appunto, ad arretrare sulla linea del Piave nella speranza di non essere invasi.
In nessun caso però, il 24 maggio, è una data da celebrare, ne ci sono eroici nonni morti da ricordare e ringraziare.
[1] voglio sperare che non la si celebri, essendo una guerra, quindi un fatto tragico
via Leonardo – Il Piave mormorò: Meloni, Salvini, ripassate il sussidiario
puntacazzismo: a differenza per esempio del nostro attacco alla Grecia nel 1940, dove le preponderanti forze nemiche ci ricacciarono in Albania (e dovemmo aspettare che i tedeschi venissero in nostro soccorso), la Spedizione Punitiva avvenne due anni e mezzo dopo l’invasione italiana del territorio austroungarico.
Giustissima osservazione, non avevo la pretesa di fare il bignami della Prima Guerra Mondiale in poche righe di post. Più che altro come diceva Leonardo fa specie che questi minus habentes facciano dichiarazioni pubbliche senza aver dato una scorsa veloce almeno a WIki.
gli è che nell’immaginario popolare la canzone del Piave (e quindi il 24 maggio) è legata appunto all’attestamento dopo Caporetto. Senza poi contare che probabilmente per Meloni&C la prima guerra mondiale è in realtà la quarta guerra di indipendenza, e gli austroungarici erano comunque gli stranieri che vessavano le italiche genti: quindi anche se glielo si facesse notare per loro non cambierebbe una cippa.
Del resto Gianfranco-moderato-Fini ancora qualche anno fa rivendicava Istria e Dalmazia come italiane: http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2004/10/14/MF_01_FINI.html