Sarà un agosto di tormenti per un certo numero di parlamentari che stanno in una sorta di zona grigia fra Berlusconi e Fini.
Da un lato c’e’ l’imperituro Cesare delle mille vittorie elettorali, ricco come Creso, che controlla l’informazione può creare e distruggere una carriera con lo schiocco delle dita. Dall’altra parte c’e’ un partito nuovo, quasi vergine, con pochissimi parlamentari se rapportato all’appeal elettorale di Gianfranco Fini. Il che significa che, nel caso in cui questo appeal si traducesse in voti, ci sarebbero potere e poltrone per tutti, soprattutto per i primi arrivati.
Quindi ora per molti di questi parlamentari si apre il bivio della scelta esistenziale. Resto sul sicuro PDL magari chiedendo a Re Silvio qualche prebenda per il mio collegio e i miei parenti in cambio del mio voto a questo punto decisivo, ma senza speranza di puntare a qualcosa di più e di meglio, oppure mi tuffo nella nuova avventura, con alto rischio fallimento, ma anche altisismo rendimento in caso di successo?
E’ un po’ come decidere se investire i propri denari in titoli di Stato, assicurazioni e banche o in spregiudicate operazioni spelucative. Poco ma sicuro o tanto ma incerto?
Si preannuncia un agosto di tormento e grandi riflessioni. Ah si, poi ci sono anche gli ideali, la nobiltà della politica, l’interesse della Nazione. Quasi dimenticavo.