Riccò, non ostante la sua collaborazione e le ammissioni di colpa, caso più unico che raro nel mondo del ciclismo e dello sport in generale. è stato condannato alla stessa squalifica (24 mesi) che avrebbe preso tacendo.
Questo senz’altro invoglierà altri, dopo di lui, ad ammettere di essere dopati e spiegare il come, il dove, il quando. I sinceri complimenti, ancora una volta, alla giustizia (?) sportiva.
Mah, ha ammesso dopo che l’hanno beccato con le mani nella marmellata. Per me non fa differenza
Nei suoi confronti no, il giudizio non cambia, ma tu pensa alla storia dell’antimafia senza i “pentiti”…. Io non credo che Brusca o Buscetta si siano pentiti per davvero. Diciamo che hanno avuto dei benefici a collaborare.
Se tu non dai beneficio a chi collabora, chi geli lo farebbe fare?