Berlusconi con le sue battute tremende, le sue storielle inopportune, mi fa venire in mente quei film alla “Fantozzi” in cui il cumenda di turno, circondato da ossequiosi yesmen, spara li delle battute ignobili e i suoi paggetti, pur di non contrariarlo, ridono di gusto.
Io me lo immagino Silvio circondato dai suoi sguatteri, con Fede, Giordano, Belpietro, Bondi, Schifani, Capezzone e via elencando, che nelle riunioni, nei consigli dei ministri e in tutte queste circostanze spara a raffica le sue battute pietose e la sua platea di leccaculi ride di gusto per compiacere il padrone.
Il side effect di quest’atteggiamento è che poi l’ometto, che è egocentrico come la prima ballerian di un musical di Brodway, credendo di essere diventato spiritoso e brillante, le spara a raffica anche in pubblico, anche nelle occasioni più solenni.
Fa le corna a primi ministri stranieri, raffiche di mitra ai giornalisti in Russia (col cadavere ancora caldo della povera Politkovskaja), fa battute sessiste come quando disse agli stranieri che dovevano investire in Italia perchè le segretarie sono gnocche, disse del capo di stato Finlandese Tarja Halonen (che non è che sia precisamente la sosia della Hunziker) che l’aveva convinta a lasciare l’agenzia europea a Parma facendo il cascamorto, diede del nazista a un europarlamentare tedesco e, per cercare di rimediare, disse che in Italia raccontiamo le barzellette sugli ebrei nei campi (per sdrammatizare, così, se famo du spaghi). Raccontò una barzelletta mortificante sui sieropositivi che farebbero le sabbiature per abituarsi a stare sottoterra. Disse al primo ministro danese che sua moglie si sarebbe fatta dare due colpetti da un bell’uomo come lui (così come da Cacciari). Si mise a regalare orologi di marca ai politici nel bel mezzo di un meeting europeo durante il discorso di Chirac. Disse che i cinesi bollivano i bambini per farne concime per i campi. E’ arrivato perfino a togliersi una scarpa. Ma non come Krushev per richiamare l’attenzione della Duma, ma per far vedere agli astanti che fosse una maldicenza che le sue scarpe fossero rialzate. Ha parlato della superiorità dell’Occidente sull’islam nel bel mezzo di una delle crisi più pesanti dai tempi di Suez. Ha detto che si stava ipotizzando la chiusura dei mercati, nel bel mezzo della peggior crisi dal ’29 senza che alcuno ne sapesse niente. Per fortuna che all’estero sanno chi è e nessuno l’ha preso minimamente sul serio.
E la cosa più pietosa di tutte è che hanno pure il coraggio di dire che il prestigio internazionale dell’Italia, con lui al governo, aumenta.