Premetto che detesto i populismi demagogici sugli stipendi dei politici e dei boiardi di stato, io credo che sia giusto che una persona che ha grandi responsabilità e grandi capacità riceva un compenso adeguato al proprio valore e rendimento. Ciò non di meno non posso non notare come Moretti si lagni del ventilato taglio della sua retribuzione con il proprio azionista dicendo “siamo aziende che stanno sul mercato.” Con il cazzo, caro Moretti, che state sul mercato, perchè se così fosse l’azionista pubblico non dovrebbe ripianare ogni anno le ingentissime perdite che il servizio ferroviario produce.
E’ ovvio che le perdite ci sono perchè appunto è un servizio pubblico, ci saranno pure inefficienze, ma c’e’ pure il fatto che il treno deve arrivare anche in quei posti sperduti con quattro passeggeri dove il biglietto non coprirebbe nemmeno lo stipendio del macchinista.
Però proprio in virtù di questo, essendo un servizio a carico dello Stato, pure lo stipendio del grande capo lo è e quindi viene deciso con una logica politica e non “dal mercato”.
Moretti all’attacco: «Se lo Stato taglia gli stipendi vado via»
via Moretti all’attacco: «Se lo Stato taglia gli stipendi vado via» – Corriere.it.