Esiste una facile equazione fra l’aumento delle pene comminate per un reato e l’aumento conseguente della popolazione carceraria. E’ lampante: se prima il furto di una mela mi avrebbe fatto restare un mese in carcere e dopo due, vorrà dire che ci sarà una persona in più in carcere nel mese successivo.
Per altro, come abbondantemente dimostrato dappertutto, le pene più severe, fino ad arrivare alla pena di morte, non sono affatto un deterrente per chi commette o non commette un reato. In Canada, dopo l’abolizione della pena capitale, gli omicidi sono diminuiti del 44%.
D’altronde, se il vostro vicino è un rompicoglioni, al massimo gli fate causa, se non avete pazienza cercate un’lre casa, di solito evitate di scaricargli un caricatore nella schiena. E questo non perchè poi vi danno 21 anni per omicidio volontario, ma perchè ritenete eticamente inaccettabile togliere la vita a qualcuno.
Scendendo di grado nella gravità dei reati, anche una legge che non ritenete così giusta, solitamente una persona “onesta” la segue anche se non ne condivide i principii, ma unicamente perchè aderisce alle istituzioni che l’hanno promulgata. In qualche modo se chi è democraticamente eletto decide una cosa (come ad esempio pagare le tasse) bisogna farlo perchè è per il bene comune. Non tanto perchè uno pensi o meno che pagare le tasse sia giusto o sbagliato.
Ecco, tutto questo lungo preambolo, per dare un giudizio, naturalmente pessimo, sul nuovo codice della strada (per altro l’ennesimo) che prevede il carcere per chi guida in stato di ebbrezza. Non discuto sul principio, ognuno ha le sue idee, io non sono mai stato troppo favorevole alla pena detentiva, nemmeno per reati più gravi, figurarsi per ste cazzate. Dico solo che a pochi anni dall’indulto, nel quale siamo stati costretti a rimettere in libertà la metà dei carcerati perchè le galere straboccavano di gente oltre ogni decenza, al punto di indurre Giovanni Paolo II a chiedere un provvedimento di clemenza al Parlamento durante la sua storica visita, si è tornati a spron battuto a legiferare in senso opposto a quanto imporrebbe il buon senso. Aumentano le pene per gli stupri, per lo stalking, per i reati di guida, per “immigazione clandestina”…. e tutti questi nuovi “colpevoli” dove li mettiamo? E, soprattutto, coi tribunali al collasso, è davvero il caso di istruire un processo, con tutti i problemi di notifica, cancellieri che mancano, messi che mancano, giudici che mancano, per uno che guida ubriaco? Non basta strappargli la patente per impedirgli di nuocere ancora?
guarda che l’equazione più la detenzione è lunga e più gente è in carcere funziona solo se consideri costante il numero di reati commessi e giudicati (cosa che è tutta da dimostrare)…