http://www.repubblica.it/2008/05/sezioni/esteri/benedettoxvi-21/fede-extraterrestri/fede-extraterrestri.html
L’esimio astronomo Jose’ Gabriel Funes (direttore della Specola Vaticana http://it.wikipedia.org/wiki/Specola_Vaticana )ci ha lasciato questo splendido esempio di relativismo, esattamente del tipo che il suo altrettanto esimio datore di lavoro si affanna ad ogni alito di vento a contrastare con ogni mezzo.
La tesi e’ a suo modo divertente: potrebbero esistere degli extraterrestri, e protrebbero perfino essere intelligenti e addirittura superiori a noi.
Il che di per se e’ una cosa che molti astronomi di fama mondiale sostengono da sempre, l’Universo e’ formato da miliardi di miliardi di galassie, in ognuna delle quali ci sono miliardi di stelle, attorno alle quali ruotano decine o centinaia o perfino migliaia di pianeti in modo del tutto simile a quanto avviene nel Sistema Solare. Il che porta immediatamente a due considerazioni: statisticamente e’ del tutto probabile che si siano verificate anche altrove le condizioni necessarie perche’ si siano formate forme di vita e, fra le tante forme di vita che probabilmente si sono formate, altrettanto probabilmente ce ne saranno senz’altro di quelle dotate di intelligenza. Il che e’ ben lungi da essere una tesi ufologica, visto che gli uomini vivono in questo Universo da un tempo confrontabile ad un battito di ciglia, se paragonato all’eta’ presunta dell’Universo stesso, e che da ancora meno tempo sono esseri dotati di civilta’ industriale o comunque sociale, e da ancora meno, di fatto un tempo trascurabile in scala astronomica, sarebbero in grado di percepire segnali elettromagnetici o comunque radiazioni di qualsivoglia tipo eventualmente provenienti dallo spazio.
Quindi, anche presumendo come possibile che siano esistite o che esisteranno forme di vita comparabili agli esseri umani, le probabilita’ che siano ad una distanza tale e/o la loro civilta’ esista in un tempo sovrapposto al nostro, tali per cui si possa venire in qualche modo in contatto, sono drasticamente basse (per non dire nulle).
Per fare un esempio, una civilta’ simile a quella umana, che sia esistita per 100 mila anni, e che abbia raggiunto uno sviluppo tecnologico idoneo negli ultimi 50 mila della sua esistenza, se anche avesse trovato il modo di viaggiare ad una velocita’ prossima a quella della luce, sarebbe dovuta essere distante al massimo 50 mila anni luce, e avrebbe dovuto inviare una qualche forma di segnale della sua esistenza biologica o tecnologica, esattamente 50 mila anni fa, e indirizzandosi in quello che allora era un invisibile granello di sabbia nell’immenso universo assolutamente incapace di dare il benche’ minimo vagito elettronico o radiattivo verso l’infinito.
E stiamo comunque parlando di tempi e di spazi, relativamente all’Universo noto, confrontabili con il salotto di casa mia e pochi minuti rispetto al Sistema Solare e centinaia di migliaia di anni.
Quindi, fugato il dubbio che esistano “gli Ufo” e che in qualche modo si possa pensare di venire in contatto con essi, ora proviamo a vedere che impatto devastante avrebbero sulla teologia cristiana, qualora questi esseri dello spazio si evidenziassero in qualche modo.
In primo luogo, le mani avanti messe dal reverendo Funes. Gesu’ si e’ incarnato una sola volta, questo e’ un fatto irripetibile e unico, fino alla fine del tempo. Come e’ possibile quindi che esistano altre creature di Dio, dotate di capacita’ cognitive, che non siano satate messe a parte delle Rivelazione e della Verita’? Non e’ dato saperlo. Magari, ipotizza il prelato, non hanno mai tradito il patto con Dio (il frutto del giardino dell’Eden…) e quindi non hanno alcun bisogno di redenzione. Oppure in qualche altro modo il Dio che tutto vede e a tutto provvede avra’ provveduto.
Ma poi: noi non siamo stati creati ad immagine e somiglianza di Dio? Quindi questi altri eventuali esseri dovrebbero esserlo altrettanto… Oppure Dio oltre che onnipotente e’ pure multiforme? O magari questi esseri, pur possibilmente superiori a noi per civilta’ e intelletto, sono creature di serie B?
Ancora: chi li avrebbe battezzati questi alieni? Allora esisterebbe qualche essere vivente non battezzato che non va all’Inferno?
E potrei andare avanti, di dogma in dogma, a trovare praticamente un cuneo logico da inserire in qualsiasi asserzione teologica.
Mi spiace padre Funes ma se, come dice lei gli astronomi sono in gran parte atei o agnostici, e io non ho davvero alcun motivo di dubitare delle sue statistiche sul merito, non credo che queste sue argute considerazioni possano in qualche modo far cambiare loro idea. Tenti ancora, sara’ piu’ fortunato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Specola_Vaticana
http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Gen+1,1-2,4a&formato_rif=vp
http://www.disf.org/Documentazione/129.asp