E’ brutto parlar male dei propri genitori, che ti vogliono bene, che si butterebbero nel fuoco per tirarti in salvo, che si svenano pur di alleviarti di una spesa o farti concedere qualche piccolo lusso.
Però purtoppo oggi tocca farlo. Non parlerò male dei miei genitori. Parlerò male anche dei miei genitori.
Mi rifaccio ad un detto dei nativi americani: la Terra non l’abbiamo ereditata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito ai nostri figli. L’Italia di oggi è la nazione che i nostri padri hanno preso in prestito 40 anni fa da noi per restituircela come è oggi.
E ci hanno restituito una nazione con il debito pubblico più alto al Mondo, una delle nazioni più corrotte dell’Occidente, con le tasse fra le più alte del pianeta, ma con dei servizi pubblici da terzo mondo. Con il reddito pro capite fra i più bassi e meno “capaci” d’acquisto d’Europa.
Tanti della mia generazione per comprarsi una casa hanno bisogno dei genitori, o per comprarsi una macchina o per concedere qualche lusso ai figli.
Che è una condizione umiliante e frustrante. Però non è colpa nostra. Non siamo noi quelli in difetto.
I nostri genitori hanno votato per generazioni gente corrotta e ancora oggi votano gente corrotta. Gente che tutela gli status quo. Così, ci dicono, possiamo aiutarvi. Se noi riusciamo a mantenere questo piccolo privilegio, poi lo condividiamo con voi.
Fanculo. Avete spolpato il maiale fino all’osso. Ma il maiale era il nostro pranzo.
Ora, se non potete ridarci quello che era nostro, per lo meno evitate di continuare a rosicchiare gli avanzi.