Quando ero bambino a Genova c’erano tre giornali: Il Secolo XIX, Il Lavoro (di tradizione socialista) e il Corriere Mercantile. Nel 1978 il Mercantile fallì (dopo oltre 150 anni di vita) e fu rifondato in forma di cooperativa. Negli anni ’80 Il Lavoro venne comprato da La Repubblica, e ne divenne la sua edizione locale (La Repubblica di Genova ancora menziona nella testata “Il Lavoro”). Il XIX si è recentemente fuso con La Stampa di Torino. Il Mercantile è andato oggi, per l’ultimva volta, in edicola. Dopo averlo fatto quasi ininterrottamente dal 1824.
Quindi negli ultimi 40 anni Genova è passata da avere tre gionali a, di fatto, non averne più nemmeno uno.
Anche nella mia città (capoluogo di provincia) c’erano cinque cinema fino ai primi anni duemila, oggi sopravvive solo quello dell’oratorio, che peraltro chiude da maggio a settembre, è solo l’ennesimo segno dell’impoverimento della nostra società. Non serve scoprire l’acqua calda, basterebbe tornare agli anni novanta, anni in cui si rubava molto, ma non troppo come ora.