La caccia è una attività che gli uomini fanno per sopravvivere dalla notte dei tempi, da prima ancora di potersi chiamare uomini.
Vietare la caccia perchè ci sono i bracconieri sarebbe come proibire la circolazione delle auto perchè ci sono gli ubriachi al volante.
Io che provengo da un paese dell’entroterra ligure di cacciatori, so che: gli animali selvatici se non vengono contenuti nella demografia diventano un danno per se stessi e per l’ambiente. Quando diventano troppi muoiono in ogni caso per assenza di risorse di stenti e malattie.
Dove ci sono i cacciatori i boschi sono puliti, pieni di selvaggina, sicuri da percorrere perchè i tracciati sono segnati e ben curati (e quindi belli da vivere nei periodi non venatori anche per i non cacciatori).
I cacciatori delle mie parti gli animali che uccidono se li mangiano.
Mangiano quelli anzichè degli altri, che sono comunque stati uccisi ma hanno vissuto la loro esistenza imprigionati e all’ingrasso, mangiando la merda che viene loro propinata per ingrassare più alla svelta.
I cacciatori hanno delle mute di cani meravigliose, fatte di esemplari di intelligenza, forza, fedeltà e altruismo quasi romanzeschi. Sono una delle simbiosi uomo-animale più incredibile che si possa vedere.
Nei luoghi coltivati poi, o dove ci sono gli allevamenti, un numero fuori controllo di animali che distrugge le colture o fa razzia di animali, visto che questi danni vengono inferti a persone che sudano e fanno fatica, producono una rabbia e un malcontento che di solito sfocia nel bracconaggio.
Tutti quelli di cui ho mai sentito parlare che mettono i lacci o le tagliole attorno ai propri campi o pollai per prendere caprioli, volpi, faine o lupi sono contadini. I cacciatori preferiscono appostarsi e sparare.
Una pelle di volpe al mercato nero credo che non esista alcuno in grado di venderla. Nessun pellicciaio, per ripsarmiare pochi euro, prenderebbe un rischio del genere.
Il bracconaggio per profitto, per lo meno dalle mie parti, è estinto del tutto.
Giusto la pesca di fiume, in alcuni luoghi, viene fatta con metodi illegali.
Quindi, per tornare al titolo del post, volevo dire che nella battaglia intestina al governo fra Galan che difende l’attività venatoria e l’eccellenza dei produttori di armi e accessori per la caccia italiani, e la Brambilla, sto decisamente con il primo.