Innanzitutto, la mia (inutile e scontata) totale solidarietà e partecipazione al pover’uomo che oltre ad avere una figlia ridotta a vegetale da 16 anni si è pure trovato in mezzo al solito polverone di merda che noi occidentali siamo capaci di fare sopra le storie più drammatiche e terribili, sopra le quali varrebbe anzi la pena di stendere un sudario di oblio e pietà umana.
Dal momento che, ahilui e ahinoi, è diventato un caso di dibattito pubblico, vorrei dire la mia.
Intanto partendo dal Catechismo della Chiesa Cattolica [2278]:
L’interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima. In tal caso si ha la rinuncia all’« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.
Quindi, onestamente, non vedo perchè ‘sti sepolcri imbiancati si stiano stracciando le vesti perchè il pover’uomo tenta di far rispettare il volere della figlia. Le speranze di guarigione sono *zero*, ergo non vedo perchè continuare a tenerla in “vita” se vita questa può essere, posto che è unanime il giudizio di chi l’ha conosciuta rispetto alle sue posizioni riguardo temi come questo.
Personalmente, se fossi io il vegetale, non mi fregherebbe un accidenti di quello che mi fanno, visto che non credendo io che esista l’anima, ed essendo anzi persuaso che l’essenza di un uomo sia concentrata nel suo cervello, nel momento in cui muore quello, il resto del mio corpo diventerebbe una carcassa per i vermi. Per me potrebbero buttarmi anche a Scarpino (la discarica di Genova) che proprio non avrei di che obiettare. (ho chiesto a mia moglie, come epitaffio sulla mia eventuale tomba, se proprio non decidessero di mettere i miei resti in una fossa comune per risparmiare spazio, la frase seguente: “non pregate su questa tomba, grazie”.
Per altro la mia domanda è: se questi vescovoni del Vaticano, pensano che si debba fare il volere di Dio, potrà essere una macchina ospedaliera a impedire a Dio di tenere Eluana in vita? Se Dio vuole che viva, se per Dio questa è vita che vale la pena essere vissuta, che la salvi. Per un Dio onnipotente, che ha creato stelle, pianeti e miliardi e miliardi di esseri viventi, dovrebbe essere uno sforzo pari a quello che faccio io a sbattere le ciglia.
Vorranno mica farmi credere che Dio ha bisogno per manifestare la Sua potenza, di un meccanismo elettromeccanico soggetto a guasti ed usura?