Io sono sempre stato un elettore della sinistra cosiddetta “massimalista”, oscillando fra i partiti marxisti e qualche tentativo di innovazione meno impolverata, come Sel o in una certa fase di acuto antiberlusconismo IDV, pur non considerandolo per nulla un partito di sinistra, nemmeno moderata. Ultimamente ho guardato il PD di Bersani e Civati con una qualche simpatia, un tentativo di formare un grande contenitore a sinistra, variopinto, in cui portare delle istanze un po’ più radicali, ma sempre all’interno di uno scenario di governabilità e di auspicabili lunghe legislature (cosa che onestamente i partiti minori tendono a minare, cercando sempre di piantare bandierine ideologiche per il proprio elettorato e cercando di sfruttare il momento favorevole nei sondaggi per mandare a gambe all’aria qualche governo).
L’avvento del renzismo è stata una doccia gelata, è arrivato un comunicatore e affabulatore delle folle che sta li solo perchè è giovane e simpatico e porta avanti istanze, a voler essre generosi, di centro moderato. Questa parte del partito democratico, è noto, guarda più volentieri al centro-destra che a sinistra. Un capolavoro iniziato con quel faccia di merda di Veltroni e proseguito a vele spiegate fino ad oggi. Si preferisce governare coi transfughi di Forza Italia di NCD che hanno votato ogni ignobile porcheria nelle scorse legislature, difendendo a spada tratta un delinquente conclamato come Berlusconi, piuttosto che con gente che magari ha delle idee un po’ più radicali ma per lo meno le mani e le coscienze pulite.
Questo modello si è riproposto pari-pari in liguria, con la Paita, espressione del burlandesimo e del renzismo che ha già messo nel suo programma di governo regionale l’esclusione dei partiti di sinistra e l’inclusione dei partiti di centro destra, proseguendo il percorso iniziato da Burlando che aveva allargato la maggioranza all’UDC (causandomi non pochi mal di pancia al momento di votarlo).
In questo scenario è successo che alcuni esponenti di NCD, in quel sottobosco di amministratori locali di Forza Italia non certo noto per essere frequentato da galantuomini e dame di S.Vincenzo, sapendo che la vittoria della Paita avrebbe significato un loro ingresso in maggioranza e la possibilità di fare le solite cose che fanno quelli di Forza Italia quando governano, hanno platealmente inquinato le primarie, assoldando truppe di ascari che sono andati a votare per la Paita senza avere la minima idea di cosa stessero facendo o il minimo interesse ideale o personale, ma solo perchè (letteralmente) assoldati.
Un partito di persone per bene, tanto più di sinistra, nel quale vorrei riconoscermi, dopo aver smascherato questa zozzeria, la segreteria nazionale (compresa la Serracchiani che fino a questa uscita era una donna che stimavo pure) avrebbe dovuto invalidare le primarie, scusarsi con i cittadini e gli elettori, e trovare un nuovo candidato (magari terzo rispetto ai due contendenti) di mediazione, oppure riproporre delle primarie militarizzate, magari recintate nei confini dei militanti (per esempio di coloro come me che hanno partecipato anche alle precedenti).
Invece Renzi ha detto, a valle delle dimissioni di Cofferati, “non capisco Sergio, io quando ho perso le primarei sono rimasto nel partito”. Non risulta però che Bersani abbia accettato di buon grado voti di gente squalificata o di truppe di ascari a gettone.
Per cui giù il cappello davanti a Cofferati, che pure avevo votato turandomi il naso solo per scongiurare un governo PD-NCD con questo marciume di centrodestra nei dintorni. Speriamo che ora la sinistra candidi Cofferati appoggiato dai partiti della zona Tsipras, per capirci, sono sicuro che il PD avrà il suo bel mal di testa.
DI certo io la Paita non la voto, nemmeno se Forza Italia presentasse Scajola. Piuttosto voto 5 Stelle. Magari metteranno un visionario che crede alle scie chimiche, ma per lo meno sarà un uomo o una donna onesta e per bene.
Io invece sono contenta.
Di cosa?
Delle primarie. Mi dispiace per Cofferati, un triste finale di carriera, non lo facevo così diessino.