Mi capita spesso di guardare le tv estere, in particoalre quelle anglosassoni (visto che capisco pochissimo solo l’inglese, oltre all’italiano). Ci sono due cose fondamentalmente diverse nell’approccio ai problemi: il primo è che se io faccio una legge sulla tutela dei topi da combattimento, poi non vado in televisione a raccontare come è buona e il mio avversario politico a raccontare che schifo sia. Vanno il massimo esperto di topi, il massimo esperto di combattimenti, l’animalista, il veterinario e così via. Ognuno di loro, dall’alto della sua credibilità ed esperienza professionale, dice la sua sulla legge. E capita che un veterinario democratico demolisca una legge fatta da un politico democratico. Secondariamente, se le cose sono solari e lampanti, tranne qualche tv veramente faziosa come Fox, le altre non hanno nessuna difficoltà a dirla chiara e tonda, senza avere il timore di mischiare opinioni con fatti.
Questo non vuol essere il solito piagnisteo provincialista su “come sono bravi all’estero”. Il sistema dei media americano e inglese, certo, sono anni luce migliori del nostro, senza orridi monopoli o duopoli e con una grandissimo pluralismo di punti di vista.
Nel caso italiano ad esempio, dopo 15 anni in cui Berlusconi ha avuto come avversari: Occhetto, Prodi, D’Alema, Amato,Prodi,Veltroni e come presidenti della Repubblica: Scalfaro, Ciampi e Napolitano, il fatto che con tutti si siano aperti violenti scontri istituzionali e politici senza che mai si trovi un accordo su nulla, avrebbe fatto dire a qualunque giornalista americano, che la colpa del dialogo che non decolla è solo di una persona, l’unica che non è cambiata in 15 anni. Ieri sera Scalfaro diceva: il dialogo non significa chiudersi in una stanza, fare un decreto legge urgente (ergo senza alcun dibattito parlamentare) andare dall’opposizione e dirle: “ti va bene?” e, quando ci si sente rispondere inevitabilmente “no” (non fosse altro per non aver preso parte alla formazione del testo) dire che “con questa sinistra è impossibile dialogare”.
Adesso si è aperto il fronte della legge elettorale sulle Europee. Si è mai visto nel mondo occidentale un primo ministro che di volta in volta, ad ogni elezione, si cuce addosso una legge elettorale che, sulla base dei sondaggi, massimizza il suo vantaggio, calpestando l’opposizione? In quale altro paese del Mondo succede sta roba?