Era solo il 25 Aprile quando Berlusconi appariva doroteo e dialogante in un messaggio alla nazione nel quale addirittura ha detto che la Costituzione era “il miglior compromesso possibile” e “ci ha consentito di prosperare”, dopo averla definia “sovietica” solo pochi anni fa, quando tentò di cambiarla a colpi di maggioranza. Parlava di riforme da consumato statista, invocando la collaboraizione delle opposizioni e la pacificazione dei poli.
Oggi che l’Europa è scossa dal riflusso della peggiore crisi di sempre nell’economia mondiale (gli effetti sono meno devastanti di quella del 29 perchè ne veniamo da 60 anni di pace e non siamo all’indomani di una guerra mondiale, altrimenti ci sarebbe la gente in coda alla Caritas anche questa volta), non c’e’ traccia dello statista, nel del politico, nel piazzista.
Non ha il coraggio di andare sul pulpito ad imbonire il suo “popolo” per dire: “cari fessachioni, abbiamo scherzato, la crisi c’e’ eccome e adesso tocca pure spalare merda prima che superi il ciglio della bocca e ci affoghiamo tutti dentro”.
Sa bene, Silvio, che prendersi questa croce significherebbe una catastrofe nel consenso e nel gradimento che sbandiera ad ogni piè sospinto come lo scudo contro ogni avversità. E una catastrofe nel consenso significherebbe niente più salvacondotti parlamentari per i guai legali, per le proprie aziende, niente più protezionismo per Fininvest, niente più fedeli servitori dentro la Rai.
E’ per questo che manda avanti i pretoriani. Letta e Bonaiuti, solitamente più defilati per non rubare la scena al capo, oggi sono loro che ci mettono la faccia e che parlano del contenuto della manovra e che usano parole mai sentite da quelle parti: “durezza, sacrificio, responsabilità….”
Se fossimo in un paese normale ci sarebbero i giornalisti fuori Plazzo Grazioli con la bava alla bocca a bombardare Berlusconi di domande, ad assalirlo, ad inchiodarlo al muro.
Da noi l’unica bava che hanno i giornalisti è quella che lasciano dietro di se quando strisciano. Così non corrono il rischio di inciampare.