Visto che vengo convocato, riferirò il mio parere.
Sull’acqua. Io sono un vetero comunista livoroso e incazzato e penso che parecchi servizi debbano essere di esclusiva pertinenza pubblica mentre alcuni altri possano essere anche lasciati ai privati (istruzione, sanità, vigilanza privata, trasporti), pur con presidio pubblico e regole ferree a garanzia. Nel caso dell’acqua (come in quello dell’energia elettrica) dal mio punto di vista non v’e’ dubbio che siamo nel primo caso e non vedo differenze con una biblioteca o un museo. L’acqua pubblica significa che la collettività si fa carico di fornire acqua anche ai bisognosi, ai poveri e che se per esempio un ospedale mal amministrato non avesse denari per pagare la bolletta, l’ente pubblico si faccia carico di erogarla a credito. Quindi non c’e’ nessun dubbio che voterò si.
Sul legittimo impedimento. Recenti pronunciamenti ne hanno di fatto lenito parecchio gli effetti deteriori, il principio secondo cui tutti i cittadini, dal primo all’ultimo, sono eguali di fronte alla Legge (che è sovrana almeno quanto il popolo), è riuscito in questo plumbeo e calliginoso ventennio a reggere alle bordate che si è tentato di infliggergli. Quindi la questione si trasforma in una questione di principio e il principio è questo: Berlusconi ha sempre sostenuto che l’azione dei magistrati nei suoi confronti è illegittima ed eversiva perchè lui è investito dal popolo e quindi qualunque tentativo di ostacolarne l’azione è destituito di fondamento democratico. Ha posto fra se e la legge argini legislativi di ogni ordine, le famose leggi “ad personam”, sostenendo che fosse proprio quest’investitura popolare a renderlo di fatto invulnerabile all’azione penale. Ora, stabilito che per qualunque persona minimamente avveduta suffragio e democrazia non sono sinonimi e che un cittadino può votare Berlusconi *non ostanti* i suoi problemi con la giustizia e non perchè lo ritenga innocente, questo quesito diventa la domanda finale del quiz, il mostro di fine livello. Tu, cittadino, ritieni che Berlusconi in quanto primo ministro eletto a suffragio universale e con grande maggioranza ha diritto ad essere esonerato o tutelato dalle proprie (presunte) responsabilità di fronte alla giustizia? E’ inutile dire che per me la risposta è si, non fosse altro perchè io Silvio mai l’ho votato e mai lo voterò, figurarsi per dargli qualsivoglia salvacondotto (a lui come a chiunque altro).
Sull’energia nucleare. Faccio fatica a prendere una decisione granitica, pur premesso che voterò si. Nel 1987 avevo 13 anni e le idee molto chiare, e avrei votato No (ovvero ero nettamente a favore del nucleare). Io penso che Fukushima abbia spostato il dibattito dal vero problema a quello falso. Il rischio incidenti è basso, bassissimo. In Giappone è successo che una centrale fra diverse decine ha subito un terremoto violentissimo e poi uno tsunami violentissimo e purtuttavia ha retto abbastanza. L’evenienza di eventi naturali di questa portata è irrisoria in Italia (ovviamente basta non fare centrali atomiche alle pendici dell’Etna).
Il vero grande problema è che una centrale nucleare è costosissima da realizzare e inimmaginabilmente costosa da smantellare, che non esiste una sola nazione al Mondo in grado di poter dire di aver risolto il problema delle scorie in modo definitivo e radicale visti i tempi letteralmente biblici in cui queste scorie cessano di essere nocive. Hanno fallito nel tentativo nazioni dove disciplina, efficienza e limpidezza sono ai primi posti delle rispettive classifiche mondiali. Figurarsi cosa succederebbe qui dove le scorie tossiche sono tombate in giro per la Campania. In ultimo il combustibile per le centrali nucleari si esaurirà, esattamente come quello fossile e l’Italia non ne possiede affatto, ragione per cui ci sottraiamo dalla dipendenza petrolifera per metterci sotto quella atomica. C’e’ sempre da dire però che bruciare gas, carbone e petrolio per fare corrente è un fattore di inquinamento pazzesco.