Intervista a Sacconi sugli “attacchi” della stampa estera a Berlusconi. Fra le tante minchiate, ecco una perla:
Nel caso del «Times», che ha dato del clown al premier, loro dicono che è stato giornalismo. Oppure ha pesato la proprietà di Murdoch?
«Ecco, in quel caso credo proprio sia stato un contrasto di interessi».
Dato che non hanno il coraggio di rinfacciare ad altri un conflitto di interessi, per di più poi ad un editore, si sono inventati questo assurdo “contrasto di interessi”, che è una frase usata di solito quando si parla di fisco e si allude alla possibilità di scaricare ogni spesa fatturata dalle imposte, in modo da far esigere ai cittadini regolare fattura e contrastare in questo modo l’evasione fiscale.
Le parole hanno una forza esplosiva. Delle volte il potere della comunicazione passa anche per queste finezze lessicali. Come quando in Rai fu messa al bando la parola “pacifisti” che evoca sentimenti positivi per essere rimpiazzata da “disobbedienti” che richiama alla memoria gli scontri di piazza.