Il Pd blocca l’accesso a Facebook per chi lavora nella sede di Roma
via Il Pd blocca l’accesso a Facebook per chi lavora nella sede di Roma – Repubblica.it.
Ho letto da molte parti, per esempio sul blog del sempre ottimo Gilioli, una critica ferma ed aspra alla decisione di bloccare FB da parte del PD nella propria sede, scomodando addirittura paragoni con la Cina e la censura sulle ricerche di Google.
Beh, io ho già scritto in passato di non amare particolarmente il social networking che al 90% è fonte di inutile spam, proliferazione di bufale e catene di S.Antonio soppiantando posta elettronica, forum e usenet come principale centro di aggregazione di net cooks.
Tant’e’ che, pur senza l’ausilio di appositi software ho rimosso il mio account da FB, non ne ho mai avuto uno su Twitter o altri.
Quindi non trovo niente di particolarmente patologico nella decisione di un partito, che è anche sede di un luogo di lavoro, di impedire di usare questo strumento visto che è pressochè impossibile discriminare il suo uso per così dire “politico” e di aggregazione utile, rispetto all’uso “spam oriented”, per lo meno senza violare la legge.
Ribadisco, per me FB non sfugge alla legge di Sturgeon.
(forse sarebbe stato più giusto scrivere contra ‘voltuslibrum’?)