Spero che Travaglio mi perdoni se uso il titolo della sua rubrica su Repubblica 🙂
Per cominciaÂre, secondo l’Ansa, il leader azÂzurro accorso a Brindisi a inÂcontrare i sopravvissuti, ricorÂdò che «l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiaÂti aveva espresso deplorazione su questa misura del blocco naÂvale: ora dopo quello che è sucÂcesso, dobbiamo riscattare la nostra immagine e dobbiamo fare tutto ciò che le nostre posÂsibilitĂ ci consentono, non soÂlo con il nostro esercito per proÂteggere gli aiuti, ma dobbiamo essere tutti noi generosi». Quindi, offerta ospitalitĂ perÂsonale a una dozzina di profuÂghi, espresse «le sue riserve sul pattugliamento» e smentì assoÂlutamente a Repubblica che RoÂmano Prodi l’avesse preavvertiÂto: «Non sono stato informato nĂ© di blocchi nĂ© di pattugliaÂmenti. Prodi mi aveva informaÂto dell’intervento finalmente possibile in Albania, dicendoÂmi che era stato trovato un acÂcordo con i paesi di cui mi ha fatto i nomi — Portogallo, FranÂcia, Grecia ed altri — per una missione di pace. Su questo, io ho detto ‘Sono pienamente d’accordo’. Tra l’altro ho stuÂdiato diritto della navigazione, a suo tempo: so che nessuno può fermare navi civili in acÂque non territoriali, non è preÂvisto assolutamente un diritto di questo genere da parte di nessuno Stato. Se avessi sentiÂto parlare di blocco navale, avrei subito drizzato le antenÂne».
Di piĂą, aggiunse all’Ansa: «Credo che l’Italia non possa acÂcettare di dare al mondo l’imÂmagine di chi butta a mare qualcuno che fugge da un PaeÂse vicino, temendo per la sua vita, cercando salvezza e scamÂpo in un paese che ritiene amiÂco. Il nostro dovere è quello di dare temporaneo accoglimenÂto a chi si trova in queste condiÂzioni ». E chiuse: «Dobbiamo laÂvare questa macchia, che sarĂ pure venuta dalla sfortuna, ma che è venuta da una decisione che non si doveva prendere».
via Quando il premier disse: «Quelle navi non vanno fermate» – Corriere della Sera.
Lo ha giĂ segnalato, fra gli altri, anche Luca Sofri.