E’ abbastanza singolare che 80 dopo Rodolfo Graziani che spense nel sangue le rivolte libiche usando perfino il gas e con dei campi di concentramento degni del peggior nazismo, oggi siamo noi ad intervenire per salvare “gli insorti”.
Intanto io penso che sia una evidente violazione del trattato di amicizia italo-libica firmato pochi mesi or sono con tanto di fanfare, berberi a cavallo e frecce tricolori, con Gheddafi a farsi beffe di noi, tenendo lezioni di islam a Roma e presentandosi con la foto di un partigiano anti italiano appuntata al petto, un bello show per i media e per se stesso.
In secondo luogo che sia una plateale violazione della Costituzione, quella che andiamo a sventolare in piazza quando qualcuno prova a dire “bau” ad un pubblico ministero, ma che non riusciamo a ricordare quando dice che l’Italia *ripudia* la guerra. E ripudiare è un verbo di una efficacia rara nel descrivere quello che dovremmo fare e invece non facciamo. Ormai da qualche anno siamo a pieno titolo un paese belligerante.
Infine io penso che, a differenza di quello che si pensa in occidente, la rivolta libica non abbia niente a che vedere con le rivolte del pane che ci sono state in Tunisia, Algeria ed Egitto ma che, sull’onda di queste ultime, gli abitanti della Cirenaica che da sempre detestano la Tripolitania e i suoi abitanti, abbiano colto l’attimo per dare sfogo ad una guerra civile, che non si concluderà con la Libia libera e Gheddafi deposto ma più verosimilmente con la Libia spartita in due come Cipro, con un Gheddafi scelto dall’occidente che si insedierà a Bengasi.
L’unico che ha avuto le palle di parlare chiaro è stato Bossi: a noi non frega un accidente della democrazia, della liberà, dei civili ammazzati, quello che ci interessa è che rebus sic stantibus avevamo approvvigionamenti energetici e uno sceriffo al confine Sud. Almeno cessa la retorica dell’Afghanistan liberato dai talebani e dell’Iraq liberato da Saddam. Quello che interessa è ben altro.
Guarda che il problema della democrazia c’è,ma non in Libia..in Italia.
Gheddafi se domani vince la guerra e riprende il controllo dei suoi soldi ci manda a gambe all’aria in 20 minuti.
E se cade un’altra nazione europea dopo Grecia e Irlanda,l’Europa cade tutta.
salut
mashiro
@ Mashiro
Al di là di tutto quello che di bene o male si può dire su Italia e Libia… una terza nazione dopo Irlanda e Grecia è già caduta.
Si chiama Spagna. Ed è caduta da dieci anni almeno.
Ma il resto d’Europa la tiene in vita artificialmente perché, contrariamente a Grecia e Irlanda, è un mercato troppo grosso per non avere ripercussioni, appunto, sul resto d’Europa.
Saluti,
Mauro.
@ Mauro
Se Gheddafi cambia la linea guida di Unicredit,chiude Tamoil e rompe gli accordi con la ERG oltre a ridurre le forniture energetiche e a favorire lo sbarco dei clandestini non ci tengono in piedi neanche con il doping,IMO naturalmente.
salut
mashiro