Ciancimino jr: “Nel covo di Riina carte da far crollare l’Italia”
via Ciancimino jr: “Nel covo di Riina carte da far crollare l’Italia” – Repubblica.it.
Moro: “La prima volta che mio padre mi ha raccontato di contatti di Cosa Nostra con apparati dello Stato risale al sequestro. E mi ha detto che era stato pregato, e per ben due volte, di non dare seguito alle richieste per fare pressioni su Provenzano perché si attivasse per aiutare lo Stato nelle ricerche del rifugio di Aldo Moro”.
Ustica: “Quella notte mio padre fu chiamato dal ministro della Difesa Attilio Ruffini che gli disse che era successo un casino: fece chiamare anche l’onorevole Lima. Si seppe subito che era stato un aereo francese che aveva abbattuto per sbaglio il Dc 9, ma bisognava attivare un’operazione di copertura perché questa informazione non venisse fuori”.
Cuffaro e Schifani: ‘Ma come, non te lo ricordi, che faceva l’autista al ministro Mannino? Anche lui aspettava in macchina, fuori, come te che accompagnavi me … Poi ho collegato… perché quando accompagnavo mio padre dall’onorevole Lima fuori dalla macchina aspettava pure, con me, Cuffaro e anche Renato Schifani che faceva l’autista al senatore La Loggia. Diciamo, che i tre autisti eravamo questi… andavamo a prendere cose al bar per passare tempo.. Ovviamente, loro due, Cuffaro e Schifani, hanno fatto altre carriere: c’è chi è più fortunato nella vita e chi meno… ma tutti e tre una volta eravamo autisti”.