Siccome la partita che B. e la sua sgangherata banda di corifei si giocano a Milano è di quelle capitali, buttano dentro al campo ogni schifezza possibile e immaginabile, compreso rinfacciare a Pisapia la sua contiguità con il terrorismo rosso negli anni ’70 a partire dal fatto che fu processato, poi amnistiato e poi assolto per reati sempre correlati a quelle frequentazioni.
Questa è una cosa che non deve scandalizzare, negli USA, che sono un civilissimo paese democratico d’occidente, pur di sputtanre l’avversario politico tirano in ballo questioni ben meno rilevanti di questa che, comunque, dal punto di vista politico ha il suo peso. Diciamo che sono miserabili i modi. Farlo durante un faccia a faccia, avendo ricevuto per sorteggio l’ultima parola, impedendo quindi all’avversario di replicare e dicendo una cosa volutamente falsa, è una porcheria e un fatto di una miseria ributtante. Ma d’altra parte la sig.ra Brichetto in Moratti fu Batman mon è certo qualcuna da cui mi aspetto di meglio che questo.
Ora però si parla della stessa gente che ha scritto libri, tomi, fiumi di parole, articoli, presunti opinionisti ed intellettuali, che ci hanno ammorbato le gonadi per lustri sul fatto che fare questo contro Berlusconi era killeraggio, odio politico, delegittimazione. Quindi: rinfacciare a Berlusconi processi nei quali è stato prosciolto grazie a delle formule non certo assolutorie, aver goduto di amnistie, prescrizioni, modifiche di legge attuate da se stesso, rinfacciarlgi di essere amico di Previti, Dell’Utri, Licio Gelli e Vittorio Mangano, è killeraggio, odio politico, antiberlusocnismo, la sinistra che non ha argomenti migliori dell’odio politico.
Invece rinfacciare una assoluzione piena e nel merito per Pisapia e la sua contiguità con ambienti dell’eversione rossa, è normale. E non è che lo dicono persone diverse dello stesso schieramento, che sconfessano i loro compagni di partito, ma per lo meno sono altre persone. Sono proprio gli stessi identici. La Santanchè, il suo amico Sallusti, Belpietro, Feltri, Stracquadanio e leccaculi vari ed eventuali.
Qui non siamo nemmeno all’ipocrisia e all’incoerenza fra quello che si predica e come si razzola. Ma proprio alla strumentalità plateale e manifesta. Ma, santo Cielo, arriverà il giorno che ci libereremo di questo cancro rappresentato da questo modo di fare pecoreccio e squallido e svilente? Riuscirò a non vedere più sto schifo?