L’altra sera guardavo come spesso il Late Show un meraviglioso talk della CBS (che somiglia vagamente a “che tempo che fa di Fazio”, o meglio, il programma di Fazio cerca di somigliare al Late Show) un programma di evidenti simpatie democratiche, sul cui palco ho visto transitare Obama, la Clinton e svariati artisti e giornalisti polemici con l’amministrazione Bush. Nella puntata del 23 Luglio è stata intervistata Jane Mayer giornalista d’inchiesta che ha scritto un libro intitolato “The Dark Side” che narra delle torture e della genesi della guerra in Iraq, basata essenzialmente su una confessione estorta ad un personaggio che ha poi ammesso candidamente di aver ammesso legami fra Al Quaeda e Saddam per non essere ucciso durante l’interrogatorio. Si è parlato diffusamente di tortura, del fatto che sia stata ammessa come strumento di interrogatorio fin dai massimi vertici e che Abu Ghreib e altri episodi eclatanti non sono stati eccezioni ma regole, domandandosi se gli USA avessero guadagnato qualcosa dall’aver perso la propria dignità per un risultato così modesto.
Durante l’intervista la giornalista ha detto che molti chiedono una commisione d’inchiesta sull’operato di Cheney (e quindi di Bush) e addirittura ha sostenuto che alcuni membri del congresso vorrebbero che, a fine mandato, Bush venisse processato per crimini di guerra.
Ovviamente questo non accadrà mai, perchè in una Repubblica Presidenziale non è verosimile che si metta alla sbarra un presidente per ciò che ha fatto nell’esercizio delle sue funzioni (nel caso di Nixon aveva tradito il suo mandato) però mi domando cosa sarebbe successo se questa cosa l’avesse detta Dilibero, che fu fustigato sulla pubblica piazza per aver detto che le mani di Bush “grondavano sangue”, cosa che ho sentito dire a dei vescovi relativamente a chi pratica l’aborto (tanto per dire).
In una cosa ha ragione Beppe Grillo, la cosa peggiore che c’e’ in Italia, tranne rare eccezioni, è l’informazione. Come disse qualcuno, i giornalisti italiani non sono equidistanti, sono equivicini. In alcuni casi equini. Spesso ovini. Taluni zerbini.