Stamattina sono andato al terzo funerale da inizio anno di un amico di gioventù. Dopo Fabietto qualche tempo dopo è toccato a Gaspare, un uomo (stavo per scrivere ragazzo, ma ragazzo lo era quando lo frequentavo) due anni più vecchio di me, stroncato da un cancro alla colonna vertebrale.
Oggi è morto Alessandro, detto Cecche, classe ’68, da anni gravemente ammalato di diabete, gli amici che lo frequentavano più da vicino mi hanno raccontato di un drammatico ed inesorabile declino, della perdita quasi completa della vista e dell’amputazione di parte degli arti inferiori.
Insomma da gennaio ad oggi ho rivisto gli amici della mia gioventù in tre occasioni e nessuna è stata un’occasione felice.
Ho rivisto una signora che conoscevo da ragazzino che senza molti filtri, di quelli che di solito si usano quando incontri qualcuno che non vedi da molto, è rimasta molto stupita di quanto io sia invecchiato, al punto che non riusciva a riconoscermi.
Tempus fugit.