Stanno circolando delle indiscrezioni relative allo studio “costi-benefici” sulla TAV.
C’è da rimanere esterrefatti a leggere certe scemenze scritte per di più da degli accademici.
La riduzione di gettito delle accise sui carburanti (che per altro in gran parte i guidatori professionisti hanno rimborsate fiscalmente e di questo non vedo traccia nello “studio”) e del gettito sui pedaggi dovrebbe essere inserito nei benefici, non nei costi. Significherebbero miliardi di tonnellate di monossido di carbonio e altri inquinanti in meno nelle nostre strade e nelle nostre valli, con tutte le implicazioni sociali ed economiche che questo comporta.
Se una cosa del genere l’avessero decisa gli avversari politici dei 5 Stelle ci sarebbe stata un’alzata di scudi e le solite accuse di essere dei mafiosi collusi con la lobby dei petrolieri e dei camionisti.