A Napoli sono spariti i rifiuti. Questo ci dice la cronca. Ammesso che ciò sia vero (e lo è solo in parte) ci sarebbe di che esserne soddisfatti.
Ma.
Spunta una inchiesta dell’Espresso in cui un camorrista racconta la rete di corruzione e malaffare con cui gestiva il traffico di rifiuti che ha seppellito per tutta la campania. Cosa che ha fatto incazzare parecchia gente.
Nel frattempo leggiamo che alcuni personaggi (la vulgata dice che siano al soldo della Camorra), andavano a fare casino nei pressi delle discariche per impedire che aprissero. (notevoli gli assalti ai VV.FF.)
Poi arriva Silvio. Si fa una bella passeggiata per Napoli a braccetto col suo coordinatore regionale Nicola Cosentino che è parente di “Peppe O’ Padrino”, boss dei Casalesi. Improvviamente (merito dell’esercito, come dice La Russa?) gli scontri vicino alle discariche cessano. Il casino che abbiamo visto per settimane in campagna elettorale cessa. Le discariche “tampone” in attesa di avere l’inceneritore aperto, si mettono in funzione.
Un vero miracolo.