Robin Williams era uno dei miei attori preferiti. L’attimo fuggente forse il film che più mi è piaciuto, una di quelle cose che ti segnano la vita, un po’ come fu leggere Siddhartha. Il suo sucidio mi colpì profondamente, tanto più perchè fece venire a galla una vita di abusi, di demoni, di depressione che tanto strideva con il sorriso così contagioso che aveva sullo schermo quell’uomo dall’aria buffa.
Oggi si scopre che invece soffriva di allucinazioni dovute ad una malattia tremenda che viene diagnosticata solo dopo l’autopsia.
Riposa in pace, vecchio amico.