Tutti noi sinistri trattiamo l’argomento con le pinze, l’uomo B. ha sempre estratto degli assi dalla manica ed è riuscito a risorgere perfino dagli antri più bui in cui sembrava averlo confinato la Storia. Certo continua ad avere frecce alla sua faretra. Tanti quattrini, tanti media ancora molto influenti, e un partito completamente asservito alle sue necessità, un partito padronale più assoggetato al suo dominus di ogni altro partito padronale che si sia visto in questi decenni. A destra la Lega post bossiana e la nuova concrezione che rinverdisce i fasti di Alleanza Nazionale sembrano riuscire a sopravvivere al declino dei propri padri nobili.
Eppure alcuni segni del suo inesorabile logorio si avvertono in tanti aspetti, non ultimo l’impatto che in altri tempi avrebbe avuto la clamorosa assoluzione in Appello nel celeberrimo processo Ruby. Solo 4-5 anni fa sarebbe stata una deflagrazione termonucleare. Orde di ispettori ministeriali sarebbero partiti alla volta delle procure tipo dobberman. I corifei berlusconiani avrebbero iniziato a far scorrere le radiografie e le pagelle scolastiche di tutti quelli coinvolti in questo processo per quattro generazioni. Un profluvio di dichiarazioni dei vari Cicchitti-gasparri-bonaiuti si sarebbero riversate nell’etere per informarci che il capo è santo, buono, bravo e che per fortuna c’e’ un giudice a Berlino che ogni tanto lo rammenta a tutti con una salamonica assoluzione.
Invece a questo giro l’assoluzione è stata un petardino. Complice anche il gravissimo incidente bellico in Ucraina che ha oscurato quasi ogni altra notizia e le vicende della Concordia, che sono sicuramente più avvincenti delle mignotte dell’egoarca, fatto sta che già oggi sul Corriere online e sugli altri giornali non di parte è praticamente impossibile trovare una qualche traccia della notizia.
Di Berlusconi inizia (per fortuna e finalmente) a non importare più niente a nessuno. La via forse non è quella profetizzata da Montanelli, ma forse l’abbiamo imboccata sul serio.
Ripeto, occorre sempre mettersi gli stivali di piombo (e soprattutto le mutande di ghisa) perchè il giaguaro è duro da smacchiare, ma insomma. I segnali ci sono tutti e difficilmente equivocabili.