Ho notato una sinistra somiglianza fra la conferenza stampa di Verdini e i monologhi autoassolutori di Fabrizio Corona nelle sue performance televisive che ci ha regalato durante il pieno dello scandalo “vallettopoli”.
Violenza verbale, aggressività, insulti e toni da bulletto di periferia. Cosa che, trattandosi di Corona, fanno parte del personaggio, fanno parte di quello che lui vende di se come immagine, discutibile o meno che sia. C’e’ da dire, per altro, che non rappresenta altri che non se stesso.
Nel caso di Verdini stiamo parlando di uno dei maggiorenti del PDL, del primo partito italiano.
Imperdibili anche le sbroccate di Straquadanio e Ferrara, col primo che si era già distinto per un maldestro tentativo giustificazionista nel caso di Scajola, con triplo salto mortale, nel suo altrettanto imperdibile blog agiografico. “non dire cazzate” la cosa gentile che è riuscito a dire all’intervistatrice dell’unità, mentre Verdini la apostrofava con: “impari i termini” “apra un conto in banca” “non sa di cosa parla” esattamente come faceva Corona quando puntualizzava sul suo ruolo di agente rispetto a quello di paparazzo e così via.
Insomma, proprio un bello spettacolino. Molto edificante.
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