Premessa, la storia del Natale negato di Rozzano è in gran parte una gigantesca bufala e una montatura mediatica utile a dare fiato ai polmoni degli ottenebrati come Salvini e come chi lo vota.
In ogni caso la scuola pubblica e laica dovrebbe invece essere proprio come l’hanno rappresentata i polemisti da strapazzo di cui sopra. Il Natale, il Ramadan, lo Yom Kippur, la Pasqua e chi più ne ha ne metta, dovrebbero essere (al massimo) attività facoltative a cui aderisce chi ha piacere di aderire e possibilmente non organizzate dall’istituto. Non ci dovrebbero essere crocefissi e non ci dovrebbero essere ore di religione. Se uno vuole imparare il catechismo, va in parrocchia. Se uno vuole festeggiare il Ramadam, va in moschea. Gesù Cristo e Maometto non possono e non debbono avere la stessa dignità scolastica delle tabelline o della grammatica italiana. Per chi ci crede si tratta di cose molto più importanti e fondamentali, per chi non crede invece sono poco più che leggende ed esagerazioni.
I miei figli aderiscono all’ora di religione, la qual cosa mi suscita ogni volta dei moti di mal di stomaco atroci, purtroppo sarebbero stati gli unici a fare l’ora alternativa e sinceramente, visto che si tratta di mie convinzioni personali (mia moglie invece è cattolica), mi spiaceva costringerli alla ghettizzazione, tanto più che le scuole nella maggior parte dei casi non offrono granchè di interessante come ora alternativa.
Sarebbe però molto più semplice se la religione a scuola non venisse insegnata per nulla. Ne si festeggiasse il Natale, ne ci fossero crocefissi sui muri. Poi se in una scuola c’e’ una classe di maggioranza ebraica e i genitori vogliono organizzare qualcosa per celebrare una qualche festività, nulla in contrario. Facoltativo per chi vuole e la scuola può essere il serbatoio dell’integrazione e la possibilità per chi crede in altro di confrontarsi con altre credenze, un ottimo modo per integrarsi. Ma, ripeto, organizzato dai genitori e facoltativo.
Che nell’ora della mensa delle mamme possano pensare di andare ad insegnare dei canti religiosi ai bambini della scuola, la trovo una proposta offensiva e stupida e bene ha fatto il preside a negarla.